PROSPERO CRAVEDI

FOTOGRAFO
L’archivio Prospero Cravedi (Piacenza 1935-2015), un nucleo di stampe, oltre 1.000.000 di negative, è il frutto di una vita di lavoro, racconto appassionato e appassionante di un pezzo importante del Novecento piacentino, italiano, ma soprattutto di un’idea di umanità che non ha confini. I suoi strumenti: la capacità di individuare il punto di vista, l’istante, la composizione più efficaci. Inizi un po’ casuali, poi un fotogiornalismo ben connesso alla cultura narrativa della fotografia del secondo Novecento. E poi, l’impegno locale e quello che si estende ben oltre i confini nazionali.
E’ il volto di una comunità, depositato nell’archivio la cui sistemazione, conservazione, valorizzazione è stata avviata dalla famiglia, dalla moglie Angela e dai figli Gianni ed Ettore che proseguono l’attività del raccontare per immagini.

PROSPERO CRAVEDI

BIOGRAFIA
Prospero Cravedi nasce nel popolare quartiere di Borgotrebbia a Piacenza il 5 giugno del 1935. Si avvicina fin da giovanissimo alla fotografia, una passione da autodidatta che l'accompagna nei suoi primi anni. I suoi scatti, appena ventenne, sono dedicati al suo quartiere, ai suoi amici, alle prime manifestazioni politiche e sportive della città.
La sua prima foto pubblicata e firmata come Foto Cravedi sul quotidiano Libertà è quella del 1 ottobre 1962, relativa ad un grave incidente ferroviario avvenuto il giorno prima a Voghera. Sarà questa la prima di una lunga serie.
Per il quotidiano locale fotografa gli avvenimenti più importanti degli ultimi cinquant’anni della storia cittadina; come lo sport, seguendo le vicende del Piacenza Calcio o i concorsi di Miss Italia a Salsomaggiore, tenendo comunque sempre al centro della sua attenzione la vita cittadina: le lotte operaie, i movimenti studenteschi, la cronaca, gli spettacoli. E'
stato testimone di tutti gli avvenimenti politici, culturali e sociali della città.
Ha viaggiato numerose volte all’estero; negli anni ‘70 negli Stati Uniti per documentare le visite ai piacentini emigrati e dal 1980 in Africa al seguito di don Vittorio Pastori, missionario in Uganda, per fotografare l'azione umanitaria svolta attraverso Africa Mission Cooperazione e
Sviluppo.
Nel dicembre del 2005 è stato 20 giorni in Afghanistan ospite dell'esercito
italiano. Da questo viaggio ha tratto un reportage fotografico esposto
presso la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi, all'interno del Festival
internazionale Carovane.
Nel 2009 ha realizzato presso l'Urban Center di Piacenza una mostra dal titolo "Il cielo in una stanza" dove sono state esposte oltre 200 foto che documentano, attraverso i suoi scatti, le manifestazioni, il costume e la
cultura di quel periodo storico intorno al‘68.
E' scomparso nell'agosto del 2015, lasciando uno straordinario patrimonio di foto e immagini.

9 SETTEMBRE - 15 OTTOBRE 2022
Santa Chiara - Str.ne Farnese 11 - Piacenza
info@cravedi.com

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